Maculopatie: iniezioni intravitreali e occhio secco
L’occhio secco, cioè la ridotta produzione o l’eccessiva evaporazione lacrimale, può essere conseguenza dei ripetuti trattamenti con iniezioni intravitreali per le maculopatie. Scopriamo perché e come rimediare.
INDICE:
- Perché le iniezioni intravitreali possono accompagnarsi ad occhio secco
- Cosa fare in questi casi?
- Qual è la funzione delle lacrime?
- Cos’è l’occhio secco e quali sintomi provoca?
- Quali sono le cause dell’occhio secco?
- Chi è più a rischio di occhio secco?
- Quali sono i possibili trattamenti per l’occhio secco?
Le iniezioni intravitreali, svolte con regolarità in base al piano terapeutico stabilito con il proprio oculista, rappresentano una terapia efficace e sicura per le maculopatie di tipo umido o essudativo, tuttavia possono accompagnarsi ad alcuni possibili effetti collaterali. Alcuni pazienti, ad esempio, in seguito ai trattamenti possono manifestare rossore, bruciore, secchezza o una sensazione di “grattugia” o di “sabbia” negli occhi.
Sono i sintomi del cosiddetto occhio secco (o sindrome dell’occhio secco DES o malattia dell’occhio secco DED), una problematica infiammatoria cronica che affligge la superficie oculare che, se non trattata, può arrivare a danneggiare la cornea, lo strato esterno presente nella parte anteriore dell’occhio. I rimedi, tuttavia, esistono. Se ti ritrovi anche tu nella stessa situazione, parlane con il tuo oculista.
Perché le iniezioni intravitreali possono accompagnarsi ad occhio secco
Le iniezioni intravitreali sono una pratica chirurgica estremamente diffusa per la cura delle maculopatie. I farmaci introdotti direttamente nel corpo vitreo riescono a raggiungere rapidamente la retina e rallentare il progresso della malattia, portando a una migliore visione o al mantenimento della funzione visiva esistente.
Tuttavia, la frequente esposizione agli agenti antisettici utilizzati per sterilizzare l’area perioculare prima delle iniezioni può alterare il film lacrimale naturale che protegge la superficie oculare; inoltre, lo stress meccanico dovuto all’inserimento dell’ago può danneggiare i tessuti circostanti contribuendo ulteriormente alla disfunzione lacrimale.
Va infine considerato che i pazienti trattati con iniezioni intravitreali sono solitamente anziani, con una problematica di occhio secco già manifesta o latente, e in questi casi il trattamento non fa altro che scatenare o accentuare moltissimo questa situazione.
Cosa fare in questi casi?
Per ovviare al problema dell’occhio secco nei pazienti maculopatici, subito dopo la terapia intravitreale è possibile utilizzare colliri o sostituti lacrimali specificamente formulati per idratare e riparare il film lacrimale superficiale. L’importante è consultarsi con lo specialista oftalmologo, perché solo il professionista è in grado di stabilire quale sia il prodotto migliore da utilizzare basandosi sulle caratteristiche individuali del paziente e sulla gravità della condizione.
Qual è la funzione delle lacrime?
Il mantenimento di un film lacrimale fisiologicamente completo è fondamentale per una visione normale poiché, insieme alla cornea, è responsabile della focalizzazione della luce sulla retina. Inoltre, funziona anche da lubrificante per l’occhio, per rimuovere i detriti dalla superficie oculare, mantenere la nutrizione e l’ossigenazione delle strutture oculari e impedire la formazione di attrito nel momento in cui le palpebre si chiudono.
Cos’è l’occhio secco e quali sintomi provoca?
L’occhio secco si verifica quando gli occhi non producono abbastanza lacrime per rimanere umidi o quando la lacrimazione non risulta efficace nel mantenere un’adeguata idratazione oculare. Questo può causare disagio e, in alcuni casi, problemi di visione, rendendo particolarmente impegnative attività quotidiane comuni come leggere o lavorare al computer.
Tra i sintomi dell’occhio secco si riscontrano:
- Una sensazione di corpo estraneo nell’occhio
- Bruciore, irritazione oculare
- Occhi rossi e affaticati
- Sensibilità alla luce
- Lacrimazione eccessiva
- Vista offuscata
Quali sono le cause dell’occhio secco?
Normalmente le ghiandole presenti negli occhi producono lacrime che mantengono umidi gli occhi. Quando ciò non si verifica, potrebbe essere segno che:
- Le ghiandole non producono abbastanza lacrime
- Le lacrime si asciugano troppo velocemente
- La lacrimazione non è abbastanza efficiente
Un’eccessiva evaporazione dalla superficie oculare può verificarsi a causa di una ridotta componente muco-acquosa nel film lacrimale, mentre la carenza acquosa è dovuta a una ridotta produzione, solitamente basata su condizioni autoimmuni o sistemiche sottostanti.
Tra le cause di secchezza oculare si annoverano:
- Assunzione di farmaci: l’occhio secco può essere un effetto collaterale di alcune classi di medicinali che trattano condizioni come allergie, depressione e ipertensione
- Presenza di patologie come diabete, problemi alla tiroide e disturbi autoimmuni come il lupus o la sindrome di Sjögren, possono causare secchezza oculare
- Ambienti ventosi, fumosi o asciutti: trascorrere del tempo in questi tipi di luoghi può far asciugare le lacrime più velocemente e portare alla secchezza oculare
- Utilizzo di smartphone, tablet e pc per lunghi periodi: guardare gli schermi dei dispositivi elettronici piò portare a sbattere meno le palpebre, e questo alla lunga può portare a secchezza oculare
- Chirurgia oftalmica: in seguito ad alcuni tipi di interventi (es. cataratta, chirurgia refrattiva o palpebrale) per un certo lasso di tempo gli occhi potrebbero produrre meno lacrime
- Come già accennato, questa problematica può essere conseguente anche a specifiche patologie retiniche come la maculopatia e risentire degli effetti collaterali derivanti da trattamenti quali le iniezioni intravitreali
Chi è più a rischio di occhio secco?
Tutti potremmo essere a rischio di sviluppare questa condizione, ma certamente hanno maggiori probabilità le persone dai 50 anni in su, perché la produzione di lacrime diminuisce fisiologicamente con l’avanzare dell’età. Inoltre, la sindrome dell’occhio secco predilige il sesso femminile, specialmente in presenza dei cambiamenti ormonali che si verificano durante la gravidanza e la menopausa o quando si assumono contraccettivi. Gli studi hanno dimostrato che il genere femminile è un fattore di rischio nello sviluppo dell’occhio secco con una prevalenza che varia dal 12% al 22%.
Infine, i pazienti sottoposti a trattamento con iniezioni intravitreali sono predisposti alla malattia dell’occhio secco a causa della loro età e della salute oculare generale.
Quali sono i possibili trattamenti per l’occhio secco?
Esistono diversi tipi di terapia che possono aiutare a mantenere gli occhi sani. Il rimedio più comune è la somministrazione di sostituti lacrimali o lacrime artificiali allo scopo di ricreare il film lacrimale e alleviare il discomfort.
Se la causa dell’occhio secco dipende da un’altra condizione di salute, il controllo ottimale di tale patologia potrà ridurre la sintomatologia a carico degli occhi. Importante, da questo punto di vista, parlarne sempre con il proprio medico.
Infine, anche alcuni cambiamenti nello stile di vita possono fare la differenza. Ad esempio è bene:
- Evitare il più possibile fumo, vento e aria condizionata
- Usare un umidificatore per evitare che l’aria domestica diventi troppo secca
- Limitare il tempo trascorso davanti allo schermo e fare delle pause davanti al computer
- Indossare occhiali da sole avvolgenti all’aperto
- Bere da 8 a 10 bicchieri d’acqua ogni giorno
- Dormire circa 7-8 ore a notte
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