4 analisi per fare la diagnosi del diabete. Controllo della glicemia ed emoglobina glicata
Qual è la differenza tra controllo della glicemia ed emoglobina glicata? E quali sono gli esami per diagnosticare e monitorare l’andamento del diabete? Scopriamolo insieme.
INDICE DEI CONTENUTI:
- Glicemia: analisi di routine e campanello d’allarme
- Differenza tra controllo della glicemia ed emoglobina glicata
- Curva da carico orale di glucosio (OGTT)
- Ricerca di glucosio nelle urine (Glicosuria)
- E una volta ricevuta la diagnosi di diabete?
Glicemia: analisi di routine e campanello d’allarme
Il controllo della glicemia è incluso nelle analisi del sangue di routine e misura la quantità di glucosio presente nel sangue a digiuno. I livelli di questa sostanza variano nel corso della giornata e sono strettamente dipendenti da ciò che mangiamo.
I valori glicemici normali si situano tra i 70 e i 99 mg/dl (milligrammi per decilitro di sangue) dopo un digiuno di otto ore. Le persone diabetiche devono controllare i loro livelli di glucosio ogni giorno, usando il pratico kit per l’auto-test con il glucometro, per essere certi di avere valori della glicemia nella norma.
Quando la glicemia a digiuno supera i livelli di guardia (iperglicemia), allora siamo in una condizione di pre-diabete da monitorare, indicativa di una difficoltà dell’organismo nel metabolizzare gli zuccheri. I parametri da considerare si situano tra i 100 e i 125 mg/dl, mentre parliamo di diabete conclamato per un’iperglicemia a digiuno uguale o superiore ai 126 mg/dl.
Differenza tra controllo della glicemia ed emoglobina glicata
L’emoglobina glicata o glicosata (HbA1c) non è un esame del sangue di routine, ma un test specialistico che si effettua in laboratorio e si prescrive sia in caso di pre diabete che di diabete effettivo. Glicemia ed emoglobina glicata sono infatti collegate, ma non sono la stessa cosa.
Mentre l’analisi della glicemia misura la concentrazione di glucosio libero nel sangue nel momento in cui viene fatto il prelievo, il test HbA1c va a misurare la percentuale di emoglobina (la proteina di cui sono fatti i globuli rossi) legata al glucosio: un valore elevato indica un’iperglicemia prolungata nel tempo.
Questo esame è pertanto indicativo del livello glicemico medio negli ultimi tre mesi, perché il processo che porta gli zuccheri circolanti nel sangue ad “agganciarsi” all’emoglobina è irreversibile e ha la stessa durata dei globuli rossi (3-4 mesi).
Curva da carico orale di glucosio (OGTT)
Oltre all’emoglobina glicata, ci sono altri esami che vengono prescritti quando vi sia un sospetto e si voglia ottenere una diagnosi diabete, o nel caso di paziente diabetico per il monitoraggio della malattia. Uno di questi è la curva glicemica o meglio curva da carico orale di glucosio.
Questa analisi misura la quantità di glucosio nel sangue sia a digiuno che dopo l’assunzione di una certa quantità di zuccheri. Si effettua attraverso due prelievi ematici, il secondo dei quali due ore dopo aver assunto 75 g di zucchero disciolto in acqua.
Il risultato del test può essere sintomatico sia di un diabete conclamato – se i valori glicemici sono uguali o superiori ai 200 ml/dl – oppure attestare una condizione pre diabetica qualora i valori si situino tra i 140 e 199 ml/dl. In questo caso è ancora possibile evitare l’ingresso nel diabete con una dieta mirata che riporti la glicemia a livelli non pericolosi.
Il test della curva da carico orale di glucosio viene prescritta di routine anche in gravidanza, allo scopo di diagnosticare un diabete gestazionale.
Ricerca del glucosio nelle urine (glicosuria)
Di norma nelle nostre urine non sono presenti tracce di glucosio. Urine “dolci” (glicosuria), anche scoperte casualmente, possono pertanto essere un sintomo di pre diabete o di diabete effettivo. Ecco perché nei casi dubbi può essere richiesta anche questa analisi di laboratorio.
Nella grafica qui di seguito abbiamo riassunto le tre diverse ipotesi che possono aiutare a diagnosticare il diabete o a un aumentato rischio di sviluppare la malattia.
E una volta ricevuta la diagnosi di diabete?
Una volta che il diabete è stato diagnosticato è importante una presa in carico a 360° del paziente, così che tutte le eventuali complicanze della patologia possano essere prevenute oppure diagnosticate precocemente e ben controllate. Tra le prime visite a cui sottoporsi – anche se spesso questo non accade – c’è quella oculistica.
Il Dr. Danilo Mazzacane, Oftalmologo e Segretario Generale del Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi (GOAL), ci spiega quale è l’iter da seguire se insorgono disturbi visivi legati al diabete.
Dr. Danilo Mazzacane: cosa fare per tutelare la vista una volta avuta la diagnosi di diabete (situazione attuale e prospettive per il futuro)
Fonti:
- https://www.diabetes.org.uk/diabetes-the-basics/test-for-diabetes
- https://www.siditalia.it/divulgazione/conoscere-il-diabete